Programma didattico – Anno scolastico 2020-21

Programma didattico – Anno scolastico 2020-21

CRESCERE E’ UN’ESPERIENZA MULTICOLOR

I colori sono ben più di un elemento scenografico: esprimono emozioni, simboleggiano la vita in tutte le sue tonalità, ci mettono in sintonia con il grande concerto che ogni giorno la luce crea nel mondo.

Per una visione del colore moderna, libera dai miti incrostatisi nei decenni come quello che giallo e blu danno il verde, ci siamo basate sul libro “Cromorama” di Riccardo Falcinelli facendo nostri gli assunti: “il colore informa, come nelle mappe.

Seduce, come nella pubblicità.

Narra, come al cinema.

Valorizza, come nei cosmetici.

Distingue, come negli alimenti.

Pone attenzione come nella segnaletica stradale.

Si mostra, come nei campionari.

Nasconde, come nelle tute mimetiche.

Si ammira, come nelle opere d’arte.

Infine, nell’esperienza di ciascuno piace.”

… Il colore, oggi è un filtro con cui pensiamo la realtà e ci condiziona nelle scelte.

 

INTRODUZIONE:

  • Lettura del libro “la leggenda dei colori” di Lucia Gazzaneo e Renata Gostoli, ed. San Paolo Junior
  • Lavoretto “il cielo con il sole e le nuvole pop-up”
  • Lavoro cassette con colori primari; raccolta di materiali colorati per far fare esperienza del colore ai bambini, per farglielo vivere concretamente attraverso sensazioni, percezioni, emozioni, memoria
  • Conosciamo Mondrian, i suoi quadri
  • Prepariamo la torta di Mondrian
  • Mescoliamo i colori con le dita, dai colori primari a quelli secondari
  • Pantone

IL COLORE…

INFORMA: spesso il colore viene utilizzato per classificare le informazioni rendendole ordinate, chiare e per rinforzarne le gerarchie. In una mappa un determinato colore riesce a guidare lo sguardo dell’interlocutore aiutandolo ad orientarsi.

In un libro può segnalare le varie sezioni che lo compongono per facilitarne la consultazione delle pagine.

Il colore può aiutare l’interlocutore a riconoscere un prodotto, anche in mezzo a tanti altri e comunicarne la tipologia.

IN PRATICA: per utilizzare in una mappa, organizzeremo un percorso di orienteering con i bambini.

SEDUCE: i colori della pubblicità sono la forza della comunicazione visiva: devono saper dipingere in modo adeguato il messaggio che ogni brand intende trasmettere. Gli slogan, anche i più vincenti, hanno sete di colore, quello giusto, in grado di trasmettere immediatamente all’utente il messaggio per cui ogni progettazione grafica viene creata. I colori della pubblicità complici del messaggio devono saper emozionare, coinvolgere, attirare, incuriosire, sedurre e persuadere un certo target di pubblico. A volte, lo stesso messaggio viene percepito diversamente, in positivo o in negativo, se si usano colori differenti. Recenti studi affermano che il colore di un prodotto può influenzare la scelta di acquisto fino all’80%: è determinante per il successo o meno di un brand.

IN PRATICA: facciamo la spesa con i bambini e rileviamo come facilmente identifichiamo certi prodotti attraverso il colore.

NARRA: il colore è in grado di trasmettere effetti psicologici ed emotivi su chi l’osserva; nel cinema, per esempio, la scelta di colori di paesaggi, costumi, ambienti è infatti tutt’altro che casuale ma indirizzata al miglioramento della narrazione.

Il colore in un film può aiutare il regista a esprimere la tensione o la passione in una scena, o a indirizzare l’attenzione su un dettaglio significativo. Per esempio nel film “il mago di Oz” per distinguere la vita quotidiana, all’inizio e alla fine della narrazione, vengono usate immagini in bianco e nero (monocromatiche), mentre nel mondo dove vive il mago tutto è a colori.

IN PRATICA: realizziamo con i bambini un breve video, un piccolo filmato esprimendo emozioni diverse attraverso l’uso di colori.

VALORIZZA: il colore è al centro del cosmetico. Fin dall’antichità il colore è stato un fattore basilare per l’esaltazione della bellezza, principalmente femminile. Già gli Egizi utilizzavano polveri e miscele per decorare il corpo, i guerrieri per mettere timore agli avversari, le donne romane è noto, ne facevano uso anch’esse. Analogamente, oltre oceano, colorare la pelle è stata una consuetudine diffusissima, sia tra gli Indios che tra i Pellerossa.

IN PRATICA:

  • ci decoriamo il corpo
  • ci imbellettiamo
  • ci trucchiamo, come ad Halloween, per fare paura
  • realizziamo un burro cacao casalingo.

DISTINGUE: quando mettiamo in tavola una portata con alimenti di colori differenti l’umore cambia, si mangia più volentieri. Il colore agisce sulle nostre emozioni, come insegna la cromoterapia, ma non solo, il colore di frutta e verdura è associato alla presenza nell’alimento di fitonutrienti, sostanze con particolari proprietà salutistiche. I vegetali giallo-arancio sono utilissimi per la salute degli occhi e delle mucose, rafforzano il sistema immunitario e hanno un effetto depurativo su tutto l’organismo.

I vegetali di colore rosso sono antidepressivi, stimolano all’azione e fanno bene all’apparato respiratorio; stimolano il metabolismo e prevengono le malattie cardiovascolari.

I vegetali di colore verde sono importanti perché permettono l’assorbimento di minerali preziosi per irrobustire le ossa, i vasi sanguigni, i denti.

I vegetali blu-viola proteggono la vista, la struttura dei capillari sanguigni, prevengono il deposito di colesterolo, migliorano la funzionalità renale inoltre sono ricchi di antiossidanti.

I vegetali bianchi hanno effetti  vitalizzanti e contengono un potente antiossidante.

Ogni giorno è importante mangiare “a colori” per non perdersi le proprietà di ogni tipologia di vegetali: verdura e frutta non sono solo un contorno, ma veri alimenti salutistici!!!

IN PRATICA: scopriamo con i bambini quanti colori mangiamo noi ogni giorno realizzando un cartellone con la verdura e la frutta di vari colori.

PONE ATTENZIONE: nella segnaletica stradale, i colori distinguono il significato dei vari cartelli e caratterizzano una nazione rispetto a un’altra. In Italia nello specifico sono adottati:

Il verde per le autostrade

Il blu per le strade extraurbane

Il bianco per le strade urbane o destinazioni urbane, ma anche alberghi e strutture ricettive

Il giallo per i segnali temporanei (esempio cantieri)

Il marrone per cartelli stradali segnalatori di località o punti di interesse storico, artistico, culturale e turistico

Il nero per segnali stradali dedicati a fabbriche, stabilimenti, zone industriali, artigianali e anche centri commerciali

L’arancione per segnali dedicati ad alcuni veicoli in servizio pubblico come taxi e scuolabus

Il rosso per segnali di SOS e incidente.

IN PRATICA: con i bambini riproduciamo alcuni cartelli stradali.

SI MOSTRA: come nei campionari ai quali si cerca di dare un’”armonia dei colori”, di dare un certo ordine delle gradazioni perché quando si apre una cartella colori, la cosa che balza subito all’occhio è la disposizione delle tonalità. La linea guida più usata è l’utilizzo del CERCHIO CROMATICO DI CHEVREUL in base al quale possiamo seguire un ordine scientifico delle diverse tonalità e dei loro complementari. Un altro principio è il rapporto luminosità, tonalità, saturazione per evitare la disarmonia cromatica che potrebbe rovinare l’effetto finale. Alcune ricerche dimostrano che la confusione di colori invia messaggi negativi, suggerisce un atteggiamento di diffidenza, a livello inconscio, che allontanano il cliente.

IN PRATICA: con i bambini realizzeremo delle cartelle colori con quelli a loro più graditi.

NASCONDE: come nelle tute mimetiche. La mimetizzazione è una delle tecniche di mimetismo, cioè di imitazione, che intende la capacità di ingannare per trarne un vantaggio evolutivo nella specie animale e/o vegetale. Possedere caratteristiche tali da confondersi con l’ambiente circostante, possono aiutare un animale a sopravvivere portando avanti la specie. Differente è il camuffamento che invece è una tecnica con la quale alcune specie, veicoli e persone, tentano di dissimulare la loro natura, imitando gli aspetti esteriori di altri.

Il camuffamento militare è una delle vaste serie di tecniche di inganno e occultamento da tutti i metodi di scoperta. Esempio tipico  è la tenuta detta popolarmente “mimetica” dei soldati moderni.

IN PRATICA: faremo ai bambini dei test virtuali: riuscite a trovare gli animali e/o gli uomini nascosti?

SI AMMIRA: come nelle opere d’arte. L’elemento visivo del colore ha un effetto forte sulle nostre emozioni per questo viene usato per creare atmosfere o sensazioni in un’opera d’arte sia esso un quadro, una fotografia ecc…

Esistono molti approcci diversi all’uso del colore nell’arte:

Colore come luce: al centro di una tela una fonte luminosa (colore bianco) si irradia in onde concentriche cambiando colore fino a dissolversi nell’oscurità (colore nero). È un approccio più scientifico all’analisi del colore, utilizzando le diverse onde (colori) dello spettro.

Colore come tono: l’utilizzo di diverse tonalità di un colore per creare con i toni più intensi l’idea di primo piano e i più chiari per lo sfondo. Questo crea un’impressione di prospettiva aerea.

Colore come modello: l’applicazione di schemi di colore al fine di organizzare la disposizione spaziale della composizione, per dare a forme particolari colori diversi fornendo all’osservatore una chiave di lettura.

Colore come forma: per creare l’illusione delle forme, gli artisti aggiungono pigmenti più chiari o più scuri al colore principale di un oggetto, al fine di rendere gli effetti naturalistici della luce e dell’ombra.

Colore come armonia: l’armonia è la compatibilità, l’equilibrio o la progressione di colori simili e se opposti sapientemente miscelati.

Colore come contrasto: l’utilizzo combinato di colori e toni opposti come per esempio l’utilizzo di tinte calde per le fiamme in contrapposizione delle tinte fredde per la notte, il cielo per aumentare l’impatto visivo ed emotivo dell’opera.

Colore come movimento: attraverso l’uso di forme e colori sequenziali si obbliga il cervello ad elaborare un’immagine in movimento.

Colore come simbolo: è un’abitudine cromatica standardizzata per cui il colore comincia a parlare da solo, tutte le società hanno costruito sistemi simbolici in cui il colore aveva un ruolo centrale, pensiamo al nero del lutto, al rosso del comunismo o all’azzurro del manto della Madonna.

Colore come stato d’animo: usiamo spesso il linguaggio del colore per descrivere le nostre emozioni. Diciamo di essere “rossi” di rabbia o “verdi” per l’invidia. Se ci sentiamo bene siamo nel “rosa”, se siamo tristi abbiamo il “blu”.

IN PRATICA:

  • guarderemo alcuni dipinti per osservare quanto detto sopra.
  • realizzeremo un mandala con la tecnica del puntinismo
  • sperimenteremo l’illusione ottica con la contrapposizione del bianco e del nero.

COME EMOZIONE: conoscere e riconoscere il linguaggio delle emozioni è l’alfabetizzazione dell’anima. Dare un nome a ciò che avviene “dentro” aiuterà poi, non solo a riconoscere le emozioni ma a riconoscerle successivamente dentro se stessi e negli altri, in un allenamento che durerà tutta la vita.

IN PRATICA: leggeremo, con i bambini, il libro “Il colore delle emozioni” e “Che rabbia!”.

Realizzeremo un cartellone associando ad ogni emozione un colore.

OBIETTIVI

  • Conoscere e distinguere i colori primari e i colori secondari
  • Osservare i colori della natura e i suoi cambiamenti attraverso uscite sul territorio
  • Ascoltare e comprendere le storie lette
  • Sviluppare le capacità di osservazione, esplorazione e manipolazione
  • Assumere atteggiamenti di curiosità
  • Formulare ipotesi, elaborare schemi logici e attivare una serie di strategie del pensiero
  • Affinare l’autonomia del pensiero e aumentare la fiducia nelle proprie capacità attraverso il rinforzo positivo
  • Effettuare mescolanze cromatiche
  • Seriare gradazioni di colore
  • Inventare composizioni cromatiche
  • Rafforzare le capacità espressive
  • Aver cura del materiale
  • Raccontare e raccontarsi attraverso il disegno
  • Confrontare i colori e denominarli correttamente
  • Arricchire il repertorio linguistico acquisendo la terminologia specifica usata nel campo dei colori (tonalità, luminosità, saturazione)
  • Esprimere le emozioni attraverso i colori
  • Sviluppare atteggiamenti di collaborazione
  • Condividere con i compagni il gioco e il lavoro di gruppo
  • Avvicinarsi intenzionalmente al mondo grafico e iconico
  • Interpretare e dare un significato ad immagini.

METODOLOGIA

Attivazione di un programma sul colore nel quale vengono eseguite molteplici attività (es. cucina, orienteering, aguzza la vista ecc…)

RECUPERO INFORMAZIONI utilizzando testi e supporti informatici.

CONVERSAZIONE GUIDATA: “indagine” nel gruppo e con il gruppo attraverso l’invito a esporre le proprie idee promuovendo un giro di opinioni che permette a tutti i bambini di intervenire per un’interazione di gruppo che renda possibile il confronto tra i saperi di ciascuno. Essenziale in questa fase la sospensione di qualsiasi giudizio, dare la parola a tutti, sollecitare, rilanciare un’idea e fermarsi quando si sente che l’interesse sta calando.

BRAIN STORMING: attività di gruppo per stimolare idee cercando insieme, attraverso la comunicazione, di far scaturire il massimo di idee utilizzabili. È un aiuto per l’attività immaginativa è un mezzo didattico per migliorare il pensiero creativo e può far emergere comportamenti più tolleranti e produttivi. L’insegnante deve accettare tutte le idee, sospendere giudizi e valutazioni, verbalizzare e annotare le idee.

DISCUSSIONE: consente un maggior coinvolgimento dei bambini, facilita i processi di scoperta e disciplina gli interventi all’interno del gruppo.

MODI ATTIVI: il bambino apprende solo attraverso la propria attività, scopre in maniera autonoma ed è posto difronte al problema visto nella sua interezza e complessità. L’insegnante fornisce consulenza e aiuta durante il processo di apprendimento.

IL BAMBINO CHE USA I COLORI FA QUALCOSA DI PIÙ CHE ESERCITARSI IN UNA LIBERA MANIPOLAZIONE: ORGANIZZA LE PROPRIE ENERGIE, COMUNICA, RISOLVE PROBLEMI, VERIFICA CONOSCENZE INSOMMA COMPIE ESPERIENZA E SI SVILUPPA, IN UNA SOLA PAROLA: SI EDUCA.